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Storie - Histories

Martinez : un cocktail storico a base di Gin e Vermouth

Michele Crippa

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Oggi scopriremo uno dei cocktail più antichi, il Martinez, che, in un certo senso, possiamo dire sia il figlio del Manhattan cocktail.
La sua nascita risale agli anni 1850 a San Francisco; tutti concordano nel dire che il suo nome sia preso dalla città di Martinez, famosa durante la corsa all’oro, ma la paternità è contesa tra il salone Julio Richelieue e il San Francisco Occidental Hotel, dove lavorava il grande Jerry Thomas. La prima testimonianza scritta è, tuttavia, di quest’ultimo, che metterà per iscritto la ricetta nel 1862 nel suo libro “How to Mix Drinks”, seguito nel 1884 da O. Byron nel suo “The Modern Bartender”, che lo descrive come un Manhattan ma con il gin al posto del whisky. Il problema è che nel suo libro ci sono due versioni di Manhattan, con proporzioni molto diverse tra whisky e vermouth.

Si dice che la prima versione del Martinez fosse basata sul Genever olandese, ma fu presto sostituito con l’Old Tom Gin da Jerry Thomas, anche se il successo del London Dry Gin ne fece l’ingrediente preferito durante il ‘900. Anche la scelta del vermouth è un problema, poiché veniva usato sia quello dolce che quello secco, o entrambi allo stesso tempo, a volte in parti uguali al gin, a volte no. Persino il liquore utilizzato poteva variare, Maraschino o Curaçao, o, più semplicemente, solo dello sciroppo di zucchero.

CC ChodHound

Oggi ogni barman ha la sua ricetta per questo cocktail, ma quella codificata è la seguente:

  • 45 ml di Gin
  • 45 ml di Vermouth Rosso
  • un cucchiaio da bar di Maraschino
  • 2 gocce di Angostura o di Orange Bitter

Mescolare tutti gli ingredienti in un mixing glass e servire in un bicchiere a cocktail. Guarnire con una scorza di limone.

Come dicevamo all’inizio, se il Manhattan è il padre del Martinez, il Martini è sicuramente suo figlio, ma lo vedremo nel prossimo articolo.

Michele Crippa

Direttore di Sala, Lucas Carton Parigi

Responsabile della sala di un ristorante parigino carico di storia come il "Lucas Carton", dove, insieme a Giovanni Curcio, lo Chef Sommelier, continua a portare avanti quello stile franco-italiano che tanto lo aveva affascinato a Londra, ma anche, e soprattutto, a cercare di trasmettere la sua passione alle nuove generazioni. Il progetto Chiccawine si sposa proprio co questo intento: promuovere, tramite le nuove tecnologie, le tecniche di sala e bar, portare la curiosità su prodotti tradizionali che meritano di essere messi sotto le luci dei riflettori e far conoscere gli uomini che dedicano la loro vita affinché tutto questo non scompaia.

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