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Storie - Histories

Due semplici regole per ottenere la buona temperatura di servizio del vino.

Giovanni Curcio

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Oggi parliamo di come meglio degustare i vini servendoli alla buona temperatura.
Ovviamente, neanche io amo il temometro ma la giusta temperatura per un vino è fondamentale per poterlo apprezzare. Usiamo due parametri, o piuttosto due regole:

1-appropriare la giusta temperatura con il giusto profilo di vino.

Come sapete, quando beviamo un vino ritroviamo delle spiccate note dure, che caratterizzano il gusto del vino stesso, composte da acidità e tannini, controbilanciate da note morbide come alcol e dolcezza.

Bene, sappiate che il freddo sostiene e accentua le componenti acido-tanniche e il caldo fa il contrario.

Ne deduciamo che: se avete un rosato semplice che volete bere in estate per dissetarvi è meglio servirlo freddo, per esaltare la sua acidità e meglio rinfrescarvi, ma se avete un Porto, ricco in alcol, state attenti a restare intorno ai 14, 15 gradi, meno di un qualsiasi vino rosso.

Nel vino non abbiamo solo il gusto ma anche i profumi, quindi la regola numero 2.

Come sapete, il freddo “ammazza” gli aromi, quindi, un bianco semplice e poco complesso è meglio tenerlo in ghiaccio ed un vino bianco o rosso di maggiore complessità olfattiva o da lungo invecchiamento è meglio servirlo a 13, 14 gradi(bianco) o 15, 16 gradi per il rosso.

Sconsiglio fortemente di superare i 18 gradi per qualsiasi vino e di stare intorno ai 16 per tutti i vini rossi.

E lo Champagne?
è un vino che offre una ampia gamma, da quelli a buon mercato stappati per fare baldoria(quindi servire ghiacciato) a quelli da lungo invecchiamento da servire come un qualsiasi vino bianco complesso.
Buona degustazione.

 

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