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La vigna più a nord del mondo: Lerkekåsa.

Giovanni Curcio

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Recentemente ho avuto la fortuna, a seguito di un incontro con un amico, di assaggiare, alla cieca, una boccettina campione, di un vino che ho trovato strano, o almeno molto particolare. 

Di buona qualità, anzi molto ben lavorato, con un colore rosso molto tenue, quasi rosato, un buon profumo di frutti rossi e neri selvatici ed una freschezza piacevole e dominante in bocca. Poco sapido con una lunghezza interessante. Non sono riuscito a capirne  nè l’origine, nè il tipo di uva alla degustazione ed il mio interlocutore, ossia colui che aveva portato la boccetta, sorrideva quasi beffandosi di me. 

Allora mi sono arreso ed ho scoperto la casa vinicola più a nord del mondo:  Lerkekåsa.

Questa vigna, esistente dal 2008,  di circa 15ha piantati nella primavera del 2009 con differenti varietà di uva. Se non sbaglio circa sei per i rossi e qualcuna (tra cui il solaris e lo chardonnay) per i bianchi. Non che le uve come merlot e cabernet non fossero già presenti nei climi freddi, ricordiamo che alcune vigne di swedish merlot esistono già, ma produrre vino(con merlot, cabernet e altro…) in un luogo dove si possono anche sfiorare i -29 gradi centigradi è sicuramente una impresa da titani.

Non va dimenticato però il grande contributo che hanno dato nei decenni scorsi, gli ibridi tedeschi, anche se oggi sono poco coltivati a causa della loro scarsa qualità, ci hanno permesso di capire come l’uva può affrontare il freddo(una prova lo è stata per anni il vigneto inglese).

Lerkekåsa si trova nel sud della Norvegia, dove non c’è influenza diretta del clima gaciale ed inoltre ben incastrato al di sopra dei fiordi, in modo da ottenere delle buone primavere e delle belle estati. Il terreno si è formato qualche milione di anni fa quando, con il raffreddamento del globo terrestre il mare si è ritirato( scendendo di  150 metri!) lasciando spazio ai ghiacciai. In questa zona, non lontano da Oslo tra l’altro, ci sono numerosi reperti funebri dell’antichità, segno che civiltà e agricoltura erano già presenti in epoca preistorica. 

La proprietà produceva, prima del 2008, fragole, ortaggi e cereali ed era anche famosa per la produzione di vino da frutta(frutti rossi in prevalenza). Ovviamente la chicca del luogo è la mela di  Gvarv, il capoluogo della regione. Da essa si ottiene anche un ottimo sidro!

L’alcol in Norvegia è gestito da un monopolio che impone da sempre, che qualsiasi bevanda imbottigliata come vino, debba provenire da “frutta locale” e credo fermamente, che ciò, abbia aiutato a sviluppare la mentalità da “viticoltore” in tempi non sospetti. 

Lerkekåsa è un progetto di Joar Saettem e sua moglie Wenche Hvattum, una splendida coppia che ha deciso di investire tutta la loro vita in questo luogo creandone anche un eccellente agriturismo.

Certamente il riscaldamento globale ha facilitato la loro decisione nel cimentarsi in un’esperienza simile ma, bisogna riconoscere il coraggio dei coniugi.

Con questo spero presto, di poter assaggiare altri vini( ho già mandato una mail per poterne acquistare) e spero di ricevere le bottiglie a breve. Per quanto riguarda l’abbinamento, non sognate la renna in quanto la struttura non è ancora il punto forte di questi vini ma un gateau basque, senza la confettura di mirtilli potrebbe essere un buon compromesso.

 Salute-Helse!

https://abcn.ws/3ajRNSF

Sommelier de l'année 2022 Gault&Millau Luxembourg

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